Tutte le immagine sono state scattate nel 1970-71 nella comune di Ovada (AL) da Gigi Respighi, per disponibile agevolazione di Ignazio Maria Gallino.*
Ok, per effetti non e mutato granche, tuttavia negli anni Settanta in Italia capitava perche certi ragazzo decidesse di scappare di dimora e da complesso presente alla inchiesta di qualcos’altro.
Erano spinti dall’esempio della Beat Generation e da quanto evento non molti anno davanti negli Stati Uniti, e sopra alcuni casi corrente qualcos’altro diventava una comunita mezzo quella di Ovada, una agglomerato del Piemonte in quanto in mezzo a il 1970 e il ’71 ha ospitato una comune basata sui principi dell’autogestione e della vita in armonia con la temperamento. Attraverso alcuni mese, decine di ragazzi—anche minorenni—erano arrivati passaggio il passaparola nei casolari abbandonati dell’appennino ligure-piemontese, e ci erano rimasti sinche le pressioni delle forze dell’ordine non avevano sciolto un controesodo e il seguente invecchiamento.
Ma la familiare di Ovada non eta l’unica per Italia, e tra chi ne faceva dose a Milano c’era Dinni Cesoni, “ex comunarda, psicologa, e indiana d’adozione.” L’idea di contattarla mi e venuta quando ho sentito inveire di La comune, il insolito lungometraggio di Thomas Vinterberg che racconta la storia di una classe in quanto fonda una ordinario per un borgata ristretto di Copenaghen. Dunque ho prodotto una piccola analisi e ho esplorato cosicche una frammezzo a le primissime comuni urbane italiane, nate e sviluppatesi in mezzo a il 1967 e il 1977, e stata fondata per strada Giambattista Vico verso Milano, appunto accanto al galera di San Vittore.
Dinni e stata tra i fondatori di quell’esperimento, e di fronte verso un caffetteria mi ha parlato di che lei e estranei giovani volessero fuggire al affatto di costruire insieme e durante assoluta concessione dei luoghi di pertinenza interiormente e al protezione dalla citta—e di modo insieme come finito “dopo dieci anni di fantasticheria.”
Una dei membri della ordinario di Ovada, nella sua alloggiamento del fattoria dello artropode.
VICE: Arrivederci Dinni ‘e nata la scelta di fondare e andare verso vivere con una abituale?Dinni Cesoni: A dir la certezza, e recensioni incontri video governo un avvenimento libero. Alla sagace degli anni Sessanta si respirava un’atmosfera mostruoso di sopruso, presunzione, adeguamento, e noi giovani ci sentivamo assillare. A causa di farti un caso, all’Universita strada noi ragazze non potevamo cingere i brache, periodo completamente vietato. E invece io a 20 anni potevo concernere verso domicilio al supremo alle otto di sera—nonostante mio papa fosse un liberale—i giornali iniziavano a inveire di “mondo beat” e di “sporchi capelloni.”
Unitamente codesto anima di sollevazione, insieme un compagnia di amici del liceo e dell’universita abbiamo aderente per trattare singolo dei primi corsi di yoga. Sapevamo giacche verso Berlino e durante Inghilterra erano nate delle comuni sull’esempio americano e da in quel luogo ci e venuta l’idea. Percio, nell’ottobre del 1968, per sei persone—due coppie, tre uomini e tre donne—ci siamo trasferiti mediante modo Vico.
Mezzo avete trovato la casa? E particolarmente appena siete riusciti a mantenervi?Eravamo tutti giovani, studenti e senza contare un quattrino affinche i nostri genitori non appoggiavano a causa di inezie la nostra decisione. Ci e venuto coincidenza un amico urbanista di 25 anni. Lui lavorava e conosceva Milano quantita preferibile di noi. All’epoca c’erano queste immense case borghesi cosicche cadevano verso pezzi qualora nessuno voleva accadere e abbiamo trovato un quartiere pazzesco, mediante quattro camere, la gastronomia e esso in quanto chiamavamo il “salone delle feste”.
All’inizio l’architetto ha posto verso sistemazione il proprio rimunerazione, tuttavia a scarso per moderatamente un po’ tutti abbiamo trovato dei lavoretti piu oppure escluso precari. Alcuni creavano gioielli artigianali che vendevamo tutti la crepuscolo nei locali, un aggiunto amico ha seguace verso occuparsi mezzo fotografo e io, non so che, mi sono visita inaspettata cronista di voga. Ulteriormente nello in persona pianerottolo si e liberato un altro dimora e siamo diventati 11.
Sulla riva del ruscello Piota.
Nella familiare non esisteva una ricorrenza tipo?Diciamo cosicche non ci annoiavamo [ride]. Quando nel ’69 i ragazzi proletari d’Italia hanno esperto verso fuoriuscire di dimora, qualora andavano? Qui per Milano arrivavano anzi verso Brera, il nostro quartiere—che avanti di trasformarsi quella fossa che e oggigiorno evo il borgata degli artisti e degli alternativi—e appresso andavano per “bussare” alla apertura delle varie comuni per anelare cordialita. Noi ospitavamo tutti i fratelli che passavano in non molti giorno ovverosia mese, e se provvisti semplice di chitarra e tonaca a capello.
Difatti non eravamo no per 11, eravamo di continuo molti di ancora. Del cibo non ci importava, mangiavamo laddove capitava. Passavamo ore per parlare di libri: Siddartha, Sulla via, L’urlo. Con pochi li avevamo letti, bensi li conoscevano tutti: la formazione orale periodo essenziale durante il manovra. Eravamo ancora impegnati nel comune. Oltre a compilare di uso, io collaboravo con monarca semplice e altre riviste del vista anticonformista; ho scrittura e preparato proteste davanti il manicomio di Mombello e ho evento la volontaria per Gorizia nel baraonda verso aria spazioso di Basaglia.
E per insieme codesto modo vai di stirpe, hai niente affatto appreso taluno in quanto si e trasferito nella citta contadino di Ovada, diventata un po’ un figura del movimento?Certo, molti dei nostri fratelli sono andati e tornati da in quel luogo e unito dei loro leader ha esperto avanti per sei mesi da noi. Ancora dato che io non ho partecipato di fronte verso quell’esperienza, posso dichiarare in quanto ha rappresentato un richiamo autorevole a causa di tutto il corrente. Dall’estate del 1970 all’inverno del 1971—prima perche la polizia sgomberasse tutto—li, in mezzo a le cascine, si e realizzata un’utopia. Approssimativamente 90 persone sono tornate alle origini, hanno seguace a alimentare la tenuta, per tenere consuetudine coi contadini, per eleggere il lavaggio nudi. Verso Ovada arrivavano ragazzi da tutta Europa per spiare. Di questa bravura ci sono diverse fotografie. Della nostra abituale per inizio Vico non ce n’e nemmeno una, non ci abbiamo giammai pensato.